Niente educazione sessuale a scuola senza il consenso scritto dei genitori | il ddl Valditara scatena le opposizioni
La proposta di legge di Giuseppe Valditara sta suscitando un acceso dibattito: l’educazione sessuale nelle scuole potrebbe diventare opzionale, richiedendo il consenso scritto dei genitori. Un provvedimento che mette in discussione il ruolo dell’insegnamento e apre nuove questioni sulla libertà didattica e sui diritti dei ragazzi. La sfida è trovare un equilibrio tra rispetto delle famiglie e un’educazione completa. Ma quali saranno le ripercussioni di questa scelta?
L’ educazione sessuale nelle scuole rischia di diventare opzionale, come l’insegnamento della religione cattolica: nessun docente potrà più parlarne liberamente in classe. Lo prevede un disegno di legge d’iniziativa del ministro leghista dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che obbliga gli istituti a chiedere il consenso informato preventivo in forma scritta alle famiglie per svolgere attività extracurricolari o ampliamenti dell’offerta formativa su temi attinenti all’ambito sessuale. Attività che invece saranno tassativamente escluse alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria. Il testo – di soli tre articoli – è già incardinato in Commissione alla Camera e sembra destinato a diventare l’ennesimo terreno di scontro tra maggioranza e opposizione, ma anche a dividere il mondo della scuola. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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L’iter del Ddl Valditara sul consenso informato preventivo in autunno rappresenterà un passaggio cruciale: non solo per difendere la scuola pubblica, ma per rilanciarla come spazio vivo di #libertà, #critica e #pluralità. Non arretriamo, non chiediamo il permes Vai su Facebook
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Valditara: «Educazione sessuale a scuola solo con il consenso (preventivo) dei genitori» - MSN - Valditara: «Educazione sessuale a scuola solo con il consenso preventivo dei genitori» Nel nostro Paese l’educazione sessuale e affettiva non è prevista tra le attività curriculari. Secondo msn.com