Ida Balò l’omaggio della Germania | Ho perso il padre nella strage nazista Gesto di pacificazione
In un mondo che cambia in fretta, il ricordo di tragedie passate ci ricorda l’importanza di preservare la memoria e promuovere la pace. Ida Balò, a 94 anni, porta ancora viva nel cuore e nella voce l’esperienza della strage di Civitella, simbolo di uno dei capitoli più bui della storia. La sua testimonianza è un potente gesto di pacificazione, un invito a non dimenticare e a costruire un futuro di speranza.
Arezzo, 20 giugno 2025 – “Quell’orrore è davanti ai miei occhi, sempre. Come un marchio a fuoco sulla pelle”. Ogni dettaglio, volto, urlo disperato, ogni colpo di mitraglia. Custode della memoria, instancabile e testarda. Ida Balò ha 94 anni e la tempra di una ragazzina, quella stessa ragazzina che a 13 anni ha vissuto la strage di Civitella e da allora la racconta. Dieci anni fa nella piazza dell’eccidio (furono 244 i civili trucidati dai nazisti tra il paese e le frazioni di Cornia e San Pancrazio) strinse la mano a Steinmeier, allora ministro degli Esteri che davanti al monumento ai caduti non esitò a dire: “Sono tedesco. 🔗 Leggi su Lanazione.it
© Lanazione.it - Ida Balò, l’omaggio della Germania: "Ho perso il padre nella strage nazista. Gesto di pacificazione”