Terre d’Oltrepò incubo liquidazione L’ex Ceo | La cooperativa andava tutelata
Borni (Pavia) – “La crisi è esplosa dopo un anno in cui i conti erano in ordine, approvati a larghissima maggioranza, a causa dell’insostenibile calo dei conferimenti dovuto alla peronospora e al mancato rispetto del principio mutualistico. Quindi sono arrivati gli ispettori”. Umberto Callegari, ex Ceo di Terre d’Oltrepò, puntualizza la situazione della cantina. Si parla di sovraindebitamento. “Si leggono numeri imprecisi e fantasiosi. La situazione finanziaria, pur complicata, sarebbe stata gestibile con la giusta competenza. Il Cda aveva chiesto di poter proseguire il proprio lavoro e si è dimesso solo dopo che la Regione, in una riunione pubblica, ha deciso di sostenere il cambio gestionale, affidando la guida a soggetti privi, per loro stessa ammissione, delle competenze necessarie” Come si potevano fare? “La crisi poteva essere affrontata con il ricorso alla composizione negoziata, previsto dalla legge. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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