Università della Tuscia pannelli fotovoltaici dietro l' incendio
Un incendio devastante ha scosso l’Università della Tuscia, trasformando il cielo di Viterbo in un inferno di fumo e fiamme. La colonna nera si è stagliata all’orizzonte per ore, mentre il fuoco divorava il cuore della Facoltà di Agraria, minacciando studi e speranze. La tragedia solleva interrogativi sulla sicurezza e la gestione delle emergenze universitarie, invitando tutti a riflettere sull’importanza di prevenzione e pronti interventi.
La colonna di fumo denso ha volteggiato nell’aria per ore, mentre le fiamme divoravano un intero lotto della facoltà di Agraria dell’ Università della Tuscia, a Viterbo. Un rogo improvviso, devastante, partito dal tetto dell’edificio principale e che ieri, nel giro di pochi minuti, ha inghiottito anche i laboratori sottostanti di chimica e genetica, saturi di sostanze infiammabili. Etanolo, plastica, bombole di protossido di azoto: una reazione a catena incontrollabile, con un odore acre percepibile a chilometri di distanza. L’intera area è stata evacuata in un raggio di 500 metri. L’università, cuore della didattica agraria del Lazio, ha sospeso tutte le attività accademiche in città per oggi e domani. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it
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