Dove va la sicurezza nazionale? Sindromi fragilità e forze nel dibattito con Garofoli e Mattarella
La sicurezza nazionale è al centro di un acceso dibattito, con Garofoli e Mattarella che analizzano le fragilità del nostro sistema istituzionale. In un'epoca di crescente instabilità, comprendere e affrontare questi rischi diventa cruciale per preservare il benessere collettivo. La vera sfida? Riconoscere le vulnerabilità e trasformarle in opportunità di rinforzo. Scopri come l’Italia può rafforzare il suo scheletro democratico!
L’apparato istituzionale rappresenta lo scheletro di un Paese, quello che ne garantisce il funzionamento in tutte le sue articolazioni. Ma un sistema così complesso, responsabile di questioni tanto importanti quanto delicate, è implicitamente soggetto a dei rischi, che minacciano soprattutto i suoi punti deboli, le sue “fragilità”. E proprio sul processo di governance di queste ultime in nome della sicurezza nazionale si incentra il nuovo libro, che si intitola appunto “Governare le fragilità. Istituzioni, sicurezza nazionale, competitività”, scritto a quattro mani dal Presidente di Sezione del Consiglio di Stato ed ex Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli e dal professore di Diritto Amministrativo presso l’università Luiss “Guido Carli” Bernardo Giorgio Mattarella. 🔗 Leggi su Formiche.net

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Remind: sicurezza nazionale come fondamento per l’unità e il futuro d’Italia
La sicurezza nazionale, per Remind, è il fondamento essenziale dell'unità e del futuro dell'Italia. Questa concezione si riflette in un forte senso di responsabilità verso la Patria, dove la sicurezza diventa non solo un diritto, ma un dovere imprescindibile, garantendo libertà e stabilità per i cittadini e le istituzioni.