La riserva perpetua salverà lo Champagne dal cambiamento climatico?

Si sta facendo strada nella produzione dello Champagne uno stile più complesso e profondo grazie a una componente ossidativa importante. Complice anche l’adozione di una prospettiva di ricercare una costanza produttiva all’interno di un contesto di cambiamento climatico sempre più evidente e sfidante. «Molti produttori stanno adattando un nuovo elemento al loro metodo di produzione» scrive Eric Asimov sul New York Times. Il metodo della riserva perpetua risponde a queste esigenze e trova posto nella produzione di piccoli e grandi produttori dello spumante d’oltralpe. «Non è solo un miglioramento significativo negli Champagne non vintage, che rappresenta la stragrande maggioranza delle bottiglie prodotte ogni anno, ma come una una soluzione per arginare gli effetti del cambiamento climatico, che per molti produttori ha alterato sia il modo in cui coltivano l'uva che il modo in cui producono lo Champagne».
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