Francesca Carpenetti | Io figlia di esuli ricordo la dignità oltre il dolore Chi espone le bandiere titine celebra gli assassini di italiani
Francesca Carpenetti, figlia di esuli, ci ricorda l’importanza della memoria storica. La sua testimonianza sottolinea la dignità oltre il dolore vissuto da intere generazioni. Celebrando il passato, non possiamo permettere che chi espone bandiere titine dimentichi gli assassinati italiani. In un periodo in cui la verità storica è spesso messa in discussione, ascoltare queste voci diventa un atto di resistenza e rispetto per le vittime di ogni conflitto.
Il ricordo di quanto avvenuto sul confine orientale italiano nel periodo a cavallo della fine della Seconda guerra mondiale e non solo, per coloro che credono nella verità storica e nella memoria condivisa, è un segno di omaggio e di rispetto per quanto sopportato dai connazionali delle terre di Istria, Fiume e Dalmazia. A tutto questo, per quanti hanno vissuto quell’esperienza in modo diretto o per vissuto familiare, si aggiungono conseguenze profonde, che incidono sulla consapevolezza della reale portata di quei drammi. Ecco perché la loro preziosa testimonianza può essere d’aiuto, per tutti, a capire meglio. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it

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