L’imbroglio di Marsiglia
Atmosfera e luoghi di una città che vive di mare, di partenze e di arriviMarsiglia, porto di mare. Una definizione semplice, immediata, che racchiude, senza svelare, quanto sia complessa la sua identità. Proprio come le matasse di reti, tra fili, nodi e ami, che ai pescatori, dopo ogni battuta, tocca sbrogliare. Città dura e accogliente: sfrontata e sfruttata; spavalda e temibile. In essa racchiude la gioia e la nostalgia, le speranze e le lacrime di chi arriva e di chi parte. Per questo, forse, Marsiglia è una città che assomiglia, ma non è uguale ad altre: “disegnata” ad immagine speculare di tante “sorelle” affacciate sulle acque deformanti del Mediterraneo, pur parlando una sola lingua, comprende tutte le anime del mondo. Aggrappata alle colline e alle scogliere dei Calanchi e protesa verso il mare, da sempre, punto di partenza per marinai e mercanti, aperta a nuovi e continui arrivi di crocieristi ed emigranti.
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