Lo sfogo dell’Alto rappresentante Ue | Fosse per me sanzionerei Israele ma non c’è l’intesa tra i 27 Stati membri
L’Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, ha espresso con franchezza le difficoltà di agire in un contesto di unanimità tra i 27 Stati membri, sottolineando che le decisioni non sono mai semplici. La sua dichiarazione rivela le tensioni e le sfide diplomatiche nel gestire situazioni complesse come quella di Gaza, dove ogni scelta può avere ripercussioni internazionali profonde. La sua posizione incarna il delicato equilibrio tra principi e pragmatismo, lasciando aperta la domanda: come può l’Europa operare con efficacia in tali circostanze?
“Parlate come se io fossi l’unica responsabile di quello che succede a Gaza. Io non rappresento me stessa qui, io rappresento 27 Stati membri, se spettasse a me decidere personalmente io una decisione la prenderei ma non lo posso fare perché rappresento 27 Stati membri e serve l’unanimità”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue Kaja Kallas intervenendo al dibattito al Parlamento Europeo sulla necessità di misure contro Israele. “Questa è la mia frustrazione e se portassi la proposta al Consiglio forse mi sentirei meglio ma so che non passerebbe e mostrerebbe la nostra divisione”, ha detto ancora, visibilmente turbata. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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Kallas: “Sanzionerei Israele ma non c’è intesa fra i 27”.
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