Scarlett Johansson ricorda | Dopo Lost in Translation mi offrivano solo ruoli da oggetto sessuale
Scarlett Johansson riflette sul suo percorso post "Lost in Translation", rivelando che dopo il successo del film di Sofia Coppola le venivano proposti quasi esclusivamente ruoli da "oggetto sessuale". In un'intervista a Vanity Fair, l'attrice racconta di come questa esperienza abbia influenzato la sua carriera e la sua crescita professionale.
L'attrice ha ricordato il periodo immediatamente successivo al successo del film di Sofia Coppola in cui le offrivano sempre lo stesso tipo di ruolo Nel corso di un'intervista concessa a Vanity Fair, Scarlett Johansson ha ricordato come le offrissero in continuazione ruoli da "oggetto sessuale" dopo il successo di Lost in Translation (2003) di Sofia Coppola, che vedeva Johansson, allora diciassettenne, al fianco di Bill Murray. "Dopo Lost in Translation, ogni ruolo che mi è stato offerto per anni era quello de 'la fidanzata', 'l'altra donna', insomma un oggetto sessuale - non riuscivo a uscire da questo ciclo", ha dichiarato Johansson. 🔗 Leggi su Movieplayer.it
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