Più che largo un campo minato con un Pd diviso su tutto l’alternativa a Meloni non è credibile

L'attuale scenario politico italiano si presenta come un campo minato, con un Partito Democratico lacerato da divisioni. L'alternativa a Giorgia Meloni appare poco credibile, mentre i partiti di opposizione si disperdono su posizioni frammentate. In questo contesto, il centrodestra si mostra unito nell'astensione, complicando ulteriormente il dibattito su temi cruciali come il riarmo e il lavoro.

Puntualmente, come ai bagni di Ferragosto e ai pranzi di Natale, i partiti di opposizione si presentano divisi sui voti che contano. Che si tratti di piano di riarmo o di lavoro fioccano i distinguo. Il centrodestra compatto spinge per l’astensione (tranne Noi Moderati, che è per 5 “No”) sui cinque referendum dell’8 e del 9 giugno. I 4 sul lavoro di fatto cancellano il Jobs act. L’altro sulla cittadinanza, per ridurre da 10 a 5 gli anni necessari per ottenerla, lo promuove un comitato di cui fa parte Più Europa. Centrosinistra in ordine sparso sui referendum di giugno. Il centrosinistra invece si presenta con posizioni diverse tra i partiti e, come nel caso del Pd, con distinguo all’interno dello stesso partito. Totale sintonia sui cinque quesiti c’è tra il leader della Cgil Maurizio Landini e Alleanza Verdi e Sinistra. 🔗Leggi su Lanotiziagiornale.it

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