Decreto fiscale ecco cosa cambia sulla deducibilità delle spese di trasferta non tracciabili
Il nuovo decreto fiscale introduce importanti novità sulla deducibilità delle spese di trasferta, rendendo obbligatorio l’uso di strumenti tracciabili come moneta elettronica o bonifico. Questa misura, parte della legge di Bilancio 2025, mira a contrastare l’evasione fiscale coinvolgendo professionisti e lavoratori autonomi. A partire da luglio, entreranno in vigore anche altre restrizioni, tra cui lo stop allo split payment. Scopriamo insieme cosa cambia e come adeguarsi alle nuove regole.
Varrà anche per i professionisti e tutti i lavoratori autonomi la norma, introdotta con la legge di Bilancio 2025, che in chiave anti evasione limita la deducibilità delle spese di trasferta solo a quelle effettuate con strumenti tracciabili. Ovvero moneta elettronica o bonifico. A prevederlo è il decreto fisco approvato giovedì dal consiglio dei ministri, che dispone anche – a partire da luglio – lo stop all’applicazione del cosiddetto split payment alle società quotate: si tratta del meccanismo contabile introdotto nel 2015 che prevede il versamento dell’Iva da parte della pa e delle quotate, appunto, direttamente all’erario senza passare per le casse dei fornitori. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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