Pakistani il Tar gli dà ragione Chiedevano di andare in un Cas Uno attendeva risposta da maggio
C’è l’accoglienza nei Centri, attivati dalla prefettura e sparsi in diversi comuni della nostra provincia. Ma non in tutti. C’è la mano tesa della Caritas, che ha svolto un lavoro immane per i tanti migranti in attesa delle pratiche per la richiesta di asilo. E ci sono le mani di numerosi volontari che, ormai da qualche anno, si spendono per rendere meno difficile la vita di chi è senza un tetto (nella foto i Pakistani quando stavano al posteggio Il Duomo). La ’questione immigrazione’ però si svolge non solo sul piano dell’ospitalità e delle braccia aperte nei confronti di chi ha fatto migliaia di chilometri e vissuto magari orrori prima di arrivare a Siena. C’è anche una partita legale per l’accoglienza. Che proprio negli ultimi giorni, come conferma l’avvocato Danilo Lombardi che di questo si occupa da lungo tempo, si è arricchita di un pronunciamento del tribunale amministrativo regionale (seconda sezione).
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Pakistani, il Tar gli dà ragione. Chiedevano di andare in un Cas. Uno attendeva risposta da maggio - Adesso la prefettura dovrà adottare un provvedimento sulle istanze dei ricorrenti. Nominato un commissario ad acta. L’avvocato Lombardi: "Una decina di casi pendenti". (lanazione.it)
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