Il 2024 tra il 25 aprile siriano e il genocidio israeliano a Gaza | c’è qualche buona notizia?

Come raccontarlo, l’anno che sta finendo, dal punto di vista dei diritti umani?Iniziando dalla fine: dal 25 aprile della Siria che ha posto termine a una dittatura dinastica durata oltre mezzo secolo. Diciamolo chiaramente, senza timore di essere smentiti: non potrà mai esserci nulla peggio degli Assad padre e figlio. Peggio di quasi 30 anni di presenza militare in Libano, peggio delle città rase al suolo o assediate e ridotte alla fame per anni, peggio degli oltre 100.000 scomparsi, peggio del mattatoio di Saydnaya, peggio della fuga in altre zone della Siria o all’estero di oltre metà della popolazione.Le diplomazie europee, a parole, sono preoccupate. Nei fatti, invece, non vedevano l’ora di potersi liberare dell’accollo di rifugiati e richiedenti asilo siriani, tanto che la prima reazione – neanche 48 ore dopo il rito dell’abbattimento delle statue di Bashar al-Assad – è stata la sospensione delle procedure d’asilo.
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