Genova i vigili urbani con i tonfa che picchiavano gli arrestati | Tanto è la sua parola contro la nostra
A Genova, un inquietante quadro di violenza e abusi emerge tra le ombre delle forze dell'ordine. I tonfa, simbolo di potere, si trasformano in strumenti di oppressione tra chat crudele e messaggi agghiaccianti. Un sistema che alimenta discriminazioni e illegalità, lasciando dietro di sé vittime e interrogativi sulla giustizia. È tempo di fare luce su questa realtà nascosta e chiedersi: fino a quando tutto ciò potrà continuare?
I Bravi Ragazzi con i tonfa, i manganelli di Genova, avevano una chat. Nella quale le botte erano «cioccolatini» e «torte sacher». Ma c’erano anche «giri sulla giostra» e «benedizioni». A prenderle erano i «negri di merda», di cui fare «pulizia con il napalm». Mentre qualche tossicodipendente veniva trasformato in spacciatore. Grazie alla comparsa di bustine messe in tasca al momento giusto. Perché la droga «può sempre servire per una perquisizione». La procura di Genova ha chiuso le indagini nei confronti di 15 vigili urbani. Che avrebbero usato violenza nei confronti di arrestati e simulato reati. 🔗 Leggi su Open.online
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Nell’armadietto di uno di loro anche un tonfa. In un caso si sarebbero appropriati di 1200 euro trovati in un appartamento che hanno sgomberato e di cannabis Vai su Facebook
Genova, i vigili urbani con i tonfa che picchiavano gli arrestati: «Tanto è la sua parola contro la nostra.
Botte ai neri, insulti e droga infilata in tasca: quei 15 “bravi ragazzi” tra i vigili di Genova - C’era chi si era dotato dei famigerati Tonfa, i manganelli diventati tristemente famosi durante il G8 di Genova del 2001 ... Lo riporta ilfattoquotidiano.it
Agenti della polizia locale di Genova indagati per pestaggi e droga, si indaga sulla chat “Quei bravi ragazzi” - Le accuse: “Ragazzini umiliati, soldi sottratti, falsi verbali e dosi nascoste”. Segnala ilsecoloxix.it