Vessato e deportato è una vergogna | caso-Djokovic in Australia si scatena il pandemonio
La semifinale tra Novak Djokovic e Alexander Zverev passerà alla storia, ma per ragioni particolari. Invece di regalare ore di spettacolo come da tradizione, l'incontro tra il dieci volte campione dell'Australian Open e il numero due al mondo si è concluso inaspettatamente in meno di 85 minuti. L'immagine della volée sbagliata da Djokovic a rete, seguita dalla stretta di mano a un incredulo Zverev, resterà impressa nella memoria. Ma è quanto accaduto dopo che ha suscitato scalpore. Quando il pubblico ha realizzato che il match si era chiuso a causa del ritiro di Djokovic, sono partiti fischi assordanti. Vergognosi. Da una parte la frustrazione per uno spettacolo mancato, dall'altra l'amarezza di aver speso soldi per un evento finito prematuramente. Insomma, si fa un gran discutere della reazione del pubblico Australiano, stigmatizzata direttamente dal campo anche dallo stesso Zverev: "La prima cosa che voglio dire è questa: ragazzi, per favore, non ricoprite di ‘buuu' il giocatore quando si ritira.
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- Novak Djokovic è un caso, "vessato e deportato: una vergogna". In Australia si scatena il pandemonio
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