La samba triste di Cuba | ‘un’isola allo sbando’

Milano, 25 gen. (askanews) – ‘L’atmosfera è sospesa, l’aria è rarefatta, sembra sempre che debba accadere qualcosa, ma non sempre obbligatoriamente qualcosa di bello: ecco, è inquietante. Il mare stupendo e L’Avana decadente, ma bellissima’. Eppure chi ci capita grazie a un viaggio racconta Cuba come un Paese allo sbando, a cavallo tra due epoche: il dopo Fidel e il futuro incerto. ‘Hanno ancora il libretto per l’approvvigionamento mensile, come in uno Stato di fatto socialista’, ma c’è ‘un inizio diciamo di libera impresa, che loro chiamano privatizzazione, non è organizzata, non è regolata dallo Stato’. A raccontarlo ad askanews una libera professionista e italiana all’estero da una vita: Paola – useremo un nome di fantasia, poiché ci chiede l’anonimato – a Cuba non è rimasta per molto, ma è stato sufficiente per farsi un’idea della situazione sotto certi aspetti drammatica, a una decade da una svolta storica.
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Video samba triste