La testimonianza di tre operatrici in missione in contesti di emergenza Luoghi dove addobbi e luci sono sovrastati da sofferenza e devastazione

Le sfide umanitarie non si fermano durante le festività. L’organizzazione Medici Senza Frontiere, infatti, prosegue infaticabilmente il suo impegno sui fronti più caldi di guerra ed emergenza umanitaria, come Ucraina, Palestina e Libano. Non tornano a casa per le Feste i suoi 65mila operatori umanitari, di cui il 57% donne. Anzi. Abbiamo raccolto la testimonianza di alcune operatrici umanitarie, attualmente impegnate in missioni di MSF: contesti in cui le luci del Natale non si accendono, e dove la quotidianità è sovrastata da sofferenza e devastazione. La devastazione di Beirut dopo il terzo raid israeliano in 24 ore X Leggi anche › Medici Senza Frontiere: le testimonianze delle donne in prima linea È Natale anche nei Luoghi di guerra.
La testimonianza di tre operatrici in missione in contesti di emergenza  Luoghi dove addobbi e luci sono sovrastati da sofferenza e devastazione

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