La tragedia di Muhammad il rider travolto e ucciso a Milano | i dubbi sul semaforo rosso

Milano – Si chiamava Muhammad Ashfaq, avrebbe compiuto 45 anni il prossimo primo febbraio ed era domiciliato a Cantù. Da lì il rider pachistano partiva tutti i giorni per trasportare cibo in giro per Milano con la sua bicicletta elettrica marca Engwe per la piattaforma di consegne a domicilio Glovo. Alle 20.05 di lunedì 30 dicembre, si è scontrato con l'auto guidata da un quarantatreenne all'angolo tra via Cadore e via Comelico, a Porta Romana: la bici è rimasta quasi intatta, ma nell'impatto l'uomo è caduto a terra e ha battuto violentemente la testa. La corsa al Policlinico si è rivelata vana: subito dopo il ricovero, è stato dichiarato il decesso di Muhammad, il ventisettesimo a morire in un incidente sulle strade cittadine nel 2024. I testimoni: l’auto aveva il verde La serie nera Quattro morti a dicembre I testimoni: l’auto aveva il verde In via Comelico sono intervenuti gli agenti del Radiomobile della polizia locale per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica.
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