Call center scatta la protesta di fine anno | no al contratto pirata

È un fine anno, per i lavoratori dei Call center, nel segno di proteste che sfoceranno in un presidio convocato per la mattina del 30 dicembre in largo 11 Settembre, davanti alla Prefettura. Una manifestazione contro quello che le sigle delle telecomunicazioni di Cgil, Cisl e Uil hanno definito un nuovo “contratto pirata”, siglato dall’associazione di categoria Assocontact e dal sindacato Cisal, che “riconosce aumenti salariali irrisori per i prossimi tre anni” a fronte di un peggioramento delle condizioni di lavoro, toccando in particolare maternità e permessi, in un settore già ad alto tasso di precarietà. “Assocontact – spiegano Slc-Cgil, Fistel-Cisl e UilCom – dopo aver tergiversato per 9 mesi osservando a distanza la trattativa, taglia corto ed esce allo scoperto sottoscrivendo un contratto in dumping”.
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