Fact checking scintille tra Giannini e Travaglio | Anime belle Non sono analfabeti
L'addio al Fact-checking e la rimozione delle restrizioni sulla libertà d'espressione su Facebook e Instagram, annunciato dal ceo di Meta Mark Zuckerberg, è stato interpretato come l'ultima tappa di avvicinamento a Donald Trump. La figura di Elon Musk, intanto, divide per il suo supporto al presidente Usa eletto. Se ne è discusso stasera a Otto e mezzo. "Ho letto Marco Travaglio e ho dissentito. Anche io sono favorevolissimo alla libertà in rete e per gli organi di informazione. Se parliamo di Musk, però, parliamo di una figura che, volendo fare un paragone improprio, è un Berlusconi moltiplicato un milione di volte": così ha esordito Massimo Giannini. L'editorialista di Repubblica, poi, ha spostato il focus dell'attenzione sulla premier Giorgia Meloni e ha detto: "È la Trump-card della quale la politica americana si servirà per il divide et impera che adotterà nei confronti dell'Europa".
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