La lettera spuntata sui voli della morte in Messico e una verità ancora lontana

Tra il 1974 e il 1979 centinaia di oppositori messicani furono fatti sparire con i cosiddetti “voli della morte”, uno dei capitoli più tragici della famigerata “guerra sporca”. Una strategia di repressione a bassa intensità che diversi governi guidati dal Partito rivoluzionario istituzionale, al potere ininterrottamente per decenni, mise in atto in particolare tra gli Anni 50 e 80 per combattere i movimenti di opposizione sorti in diverse parti del Paese in lotta contro un sistema che lo scrittore, politico e premio nobel Mario Vargas Llosa definì «la dittatura perfetta».Corpi chiusi in sacchi con delle pietre e lanciati nell’OceanoI “voli della morte”, secondo i numerosi processi che si sono celebrati nel corso degli Anni 90 grazie alla Commissione della verità, sarebbero stati impiegati per eliminare i corpi dei guerriglieri appartenenti soprattutto ai movimenti rivoluzionari di sinistra e a quelli guidati da Lucio Cabaña.Leggi su Lettera43.it