Lettera a Trump sull’addio all’ora più buia o forse l’altra e sull’ignoranza americana

Caro Donald,ti scrivo con un certo sollievo dopo che, per due giorni, ho pensato di dichiararti guerra. Sì lo so: tu non sapevi delle mie intenzioni bellicose e quindi non ti risulta dovessi perdonarti – ho fatto tutto da sola, sapessi quanto spesso succede nella mia vita.È accaduto infatti che venerdì sera tu abbia scritto su Twitter, o come vogliamo chiamare il giocattolone di Elon Musk, queste spaventose tre righe: «Il partito repubblicano impiegherà le proprie forze per eliminare l’ora legale, che ha una piccola ma agguerrita corrente di difensori, che però non dovrebbero essere tali! L’ora legale è scomoda, e molto costosa per la nostra nazione».Ora, non ripeto qui tutta la manfrina che minimo scrivo due volte l’anno e i lettori quindi già sanno a memoria: il mio lutto a ogni arrivo di ora solare, il mio rimandare ogni impegno da ottobre (quando si smette di vivere) a marzo, la mestizia di giornate con tre quarti d’ora di luce o giù di lì, i cretini che due volte l’anno mi scrivono che loro lavorano presto al mattino (mica come me sfaccendata) e non vogliono uscire al buio – eccetera.
Lettera a Trump sull’addio all’ora più buia o forse l’altra e sull’ignoranza americana

Linkiesta.it - Lettera a Trump sull’addio all’ora più buia o forse l’altra (e sull’ignoranza americana)

Leggi su Linkiesta.it
Video Lettera Trump