Il dialetto veneto scambiato per un insulto razzista | l’assurda vicenda nella San Vendemiano di Zaia

Treviso, 28 dicembre 2024 – Fischi per fiaschi a San Vendemiano (Treviso), di quelli così gravi da causare delle accuse di razzismo. La protagonista della vicenda è una donna nigeriana residente da vent’anni in Italia. Ha denunciato un presunto episodio di odio razziale: il 5 ottobre scorso, di fronte alla sua casa, è stato infatti affisso un cartello con la scritta ‘Anera m.’. La signora lo ha interpretato come un insulto al colore della sua pelle. Molti i media che hanno trattato la vicenda, compresi quelli televisivi. Eppure, di razzismo non ce n’era neanche traccia: ‘Anera’ in veneto significa ‘anatra’, e il cartello era stato affisso a ridosso del matrimonio di un ragazzo trevigiano, per l’appunto soprannominato ‘anera’. Niente di più che un tradizionale scherzo dei suoi amici nel suo ‘grande giorno’.
Il dialetto veneto scambiato per un insulto razzista |  l’assurda vicenda nella San Vendemiano di Zaia

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