Il Festival di Cannes l' aveva messo in una sezione collaterale Eppure il film francese ambientato in un villaggio molto lontano da Parigi abitato da personaggi bizzarrissimi ha fatto molta strada Divertendo tutti anche gli spettatori italiani con il suo mix di tragedia e farsa

Un panettiere molto rimpianto, una vedova fin troppo gentile, un giovane che torna nel villaggio dove è cresciuto per il funerale, generando lo scompiglio. E poi un prete libidinoso, un poliziotto intrigante, con l’attività più diffusa tra i locali che è andar per funghi nei boschi che circondano il villaggio, boschi dove naturalmente succedono cose «che potrebbero stare in un film di Hitchcock, ma anche in uno di Ingmar Bergman» spiega il regista di L’uomo nel bosco (titolo originale Miséricorde), Alain Guiraudie. Un “thriller erotico” girato nell’Ardeche, dove però il sesso è sempre fuori scena e dove anche corpi indesiderabili finiscono per suscitare desiderio. Anora, il trailer del film Palma d’oro a Cannes X Alain Guiraudie, un successo tardivoIl successo per Alain Guiraudie, che la critica francese fatica a incasellare («fantasmagorico, surrealista, un picaro del cinema» lo hanno definito), è arrivato tardi, nel 2013, con il quarto lungometraggio, Lo sconosciuto del lago, che a Cannes vinse il premio Un certain regard e anche il Queer Palm, riconoscimento attribuito ai film a tematica LGBT.Leggi su Iodonna.it