La zona di comfort | rifugio o prigione invisibile?
C’è stato un tempo in cui anch’io ho scelto il rifugio della zona di comfort. La routine, le certezze, quel “si è sempre fatto così” che sembrava garantire serenità. Sembrava, appunto. Perché dentro, anche se non lo ammettevo, si muoveva qualcosa. Un’ombra di insoddisfazione, una voce sottile che sussurrava: “E se ci fosse altro?”La zona di comfort è come una coperta calda in una notte d’inverno: accogliente, protettiva. Ma, se ci rimani troppo a lungo, finisci per dimenticare che là fuori esistono stagioni diverse, panorami che cambiano. Ti senti al sicuro, certo, ma inizi a percepire che c’è un prezzo da pagare per quella sicurezza: la tua crescita.Il dolce inganno del “tutto sotto controllo”Rimanere nella zona di comfort è rassicurante, come quando ero bambina e la domenica mattina avevo sempre lo stesso profumo di caffè e torta appena sfornata.
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