La storia tra sacro e profano del Torcolo di San Costanzo e dove comprarlo a Perugia

San Gostanzo da l’occhio adorno, famme l’occhiolino sinnò n’ci artorno. San Costanzo dai begli occhi, fammi l'occhiolino altrimenti non torno più. Così recita un antico detto perugino legato ad una delle tradizioni umbre più antiche, profondamente radicata nella vita cittadina. Il rito si compie il 29 gennaio di ogni anno, durante la festa di San Costanzo, primo vescovo e uno dei tre patroni cittadini insieme a San Lorenzo e Sant’Ercolano; secondo l’usanza, le ragazze nubili si recano nella chiesa dedicata al santo per chiedere se si sposeranno entro l'anno: se l'occhio della statua del santo, per un particolare gioco di luci,  fa l'occhiolino, significa che la ragazza si sposerà entro l'anno, altrimenti, si dovrà accontentare del regalo di consolazione del fidanzato:  il Torcolo di San Costanzo.
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