Morto dopo la serata in discoteca Il fratello fece riaprire l’inchiesta Non guidava lui condannata l’amica

Dopo una serata in discoteca, Giuseppe Montemurro perde la vita, portando alla luce una complessa vicenda giudiziaria. Dieci anni dopo, la riapertura dell'inchiesta, sollecitata dal fratello, ha portato a una condanna, chiarendo alcuni aspetti della tragica vicenda e portando alla fine di un lungo percorso di dolore e ricostruzione.

Dieci anni dopo la notte che ha spezzato la vita di Giuseppe Montemurro, il tribunale mette un punto fermo sulla vicenda giudiziaria che ha lacerato una famiglia e diviso ricostruzioni, ricordi e responsabilità. L’imputata, la giovane che sedeva nella Citroën C3 coinvolta nell’incidente del 3 ottobre 2015, è stata condannata in primo grado a un anno e otto mesi per omicidio colposo stradale, con pena sospesa, oltre al risarcimento alle parti civili: una provvisionale complessiva che sfiora i 600 mila euro, destinata ai familiari della vittima. È stata invece dichiarata estinta per prescrizione l’accusa di lesioni nei confronti del terzo passeggero, l’amico che dormiva sul sedile posteriore. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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morto dopo serata discotecaMorto dopo la serata in discoteca. Il fratello fece riaprire l’inchiesta. Non guidava lui, condannata l’amica - L’incidente in A14 nel 2015: la famiglia del 25enne Giuseppe Montemurro non credeva alla versione iniziale della Polstrada. Segnala ilrestodelcarlino.it