Perché l’uso intensivo di social e videogiochi sotto i 13 anni sono un rischio Dopo l’Australia anche la Francia verso il divieto
L’uso eccessivo di social media e videogiochi tra i minori di 13 anni rappresenta un tema di crescente attenzione, con implicazioni sulla loro salute e sviluppo. Dopo l’Australia, anche la Francia si sta muovendo verso restrizioni più stringenti. Il dibattito rimane complesso, poiché studi e opinioni spesso si confrontano su rischi e benefici di queste tecnologie nell’età evolutiva.
Negli ultimi anni il dibattito sull ’impatto di smartphone e social media sulla salute degli adolescenti è stato caratterizzato da risultati frammentari e spesso contraddittori. Questo quadro è cambiato in modo significativo nella seconda metà del 2025, quando una serie di studi su larga scala ha iniziato a fornire dati convergenti sugli effetti dell’ uso precoce e intensivo degli schermi sullo sviluppo fisico e mentale dei giovani. Alla luce di queste evidenze, alcuni governi hanno iniziato ad adottare misure restrittive sull’accesso dei minori ai social network. L’ Australia è diventata il primo Paese al mondo a vietare l’uso dei social media ai minori di 16 anni ( anche se la norma si aggira molto facilmente, ndr ), imponendo alle piattaforme digitali l’obbligo di bloccare l’accesso a partire dal 10 dicembre 2025. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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