Soprintendenza fantasma | Rifiutano il pendolarismo e la sede rimane vuota

La Soprintendenza per il patrimonio storico e artistico dell’area culturale estense, riattivata a Modena secondo il Decreto ministeriale del settembre 2024, rimane inattiva e senza sede, alimentando polemiche e dubbi sulla sua reale operatività. La decisione di separarsi da Bologna non si è tradotta in un ritorno concreto, lasciando la struttura in stato di inattività e disorientando gli stakeholder coinvolti.

Disatteso lo spirito del Decreto ministeriale del settembre 2024 che prevedeva il ritorno a Modena della Soprintendenza per la tutela del patrimonio storico e artistico dell’area culturale estense, separandosi da Bologna. "Un affronto alla città" lo definisce in proprio comunicato Italia Nostra Modena. "La ricostituita Soprintendenza con sede a Modena – prosegue la nota di Italia Nostra – rifiuta di insediarsi a Modena. Intollerabile ribellismo. Subita la rivendicazione del personale che è integrato, dal tempo della soppressione, negli uffici della Soprintendenza di Bologna e non si vuol muovere, rifiuta il disagio del pendolarismo. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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