La sentenza della Figc Truffe per i fondi Covid L’accusa sportiva va ko

La sentenza della Figc chiarisce la vicenda delle presunte truffe sui fondi Covid, con la Procura federale che si è vista respingere le accuse. L’inchiesta “Un calcio al Covid” della Guardia di finanza della Spezia aveva coinvolto sei indagati per false collaborazioni e reati correlati, ma la decisione finale ha escluso ogni responsabilità sportiva.

Si risolve con un nulla di fatto l’affondo della Procura federale della Figc sulla vicenda relativa all’inchiesta ’Un calcio al Covid’ della Guardia di finanza della Spezia, che a inizio anno aveva portato la Procura della Spezia a iscrivere sei persone nel registro degli indagati per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, e sostituzione di persona aggravata e continuata, relativamente a un presunto giro di false collaborazioni per beffare lo Stato e mettere le mani sulle risorse erogate dal governo ai tempi della pandemia di Coronavirus. Nei guai erano finiti Gian Maria Lertora, 48enne spezzino, un passato da dirigente sportivo di numerose società sportive; Giuliana Bertini, spezzina di 79 anni, il mantovano Cristian Vicentini, di 53 anni; il chiavarese Eugenio Lanciano, di 42 anni, e i milanesi Marco Antonio Pennati di 64 anni e Fernanda Todeschini Viero di 52. 🔗 Leggi su Lanazione.it

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