La generazione di scemi benestanti il cui unico talento è scialare l’eredità familiare

L'articolo esplora il fenomeno di giovani appartenenti a famiglie benestanti, spesso noti più per lo stile di vita che per le competenze, e il ruolo delle dinamiche familiari nel loro inserimento nel mondo del lavoro e dello spettacolo. Un'analisi delle aspettative e delle percezioni legate a questa generazione, tra privilegi e responsabilità.

«Ovviamente me l’hanno data da dirigere perché mio padre, come produttore esecutivo, ha la supervisione di tutto: mica posso negarlo». Francesca Scorsese ha 26 anni, è l’ultima figlia di Martin Scorsese, Variety la intervista perché dirige una puntata delle vite dei santi che suo padre ha voluto realizzare per Fox, e dà l’unica risposta possibile a quel fenomeno che nel secolo scorso chiamavamo «figli di papà» e in questo « nepo baby »: ma giura. Sono tutti figli di qualcuno. È un problema, ma non nel senso in cui lo vediamo lamentato in generale: io sarei una grande regista ma siccome non sono figlia di Scorsese nessuno mi dà niente da dirigere, tu saresti un grande romanziere ma siccome non sei figlio di Kingsley Amis nessuno ti considera. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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