Baby gang gestiva un garage delle torture a Roma | acqua bollente e sprangate a chi non pagava la droga

Una baby gang gestiva un garage alla periferia di Roma, trasformato in una sala torture. Gli spacciatori minacciavano e picchiavano le vittime, usando acqua bollente e sprangate, per costringerle a pagare i debiti derivanti dallo spaccio di droga. L'indagine ha portato alla luce un grave fenomeno di violenza e intimidazione tra i giovani criminali.

Un  garage  alla periferia di Roma trasformato in stanza delle  torture  . Una gang di giovanissimi spacciatori lo utilizzava per sequestrare le vittime “colpevoli” di non avere restituito denaro frutto dello spaccio. In quelle quattro mura fatiscenti, nel quartiere Massimina, avvenivano violenti pestaggi, duranti i quali utilizzate anche spranghe di ferro, e messe in atto vessazioni che comprendevano anche il versamento di acqua bollente sui malcapitati. La testimonianza: “Legato a una sedia”. “ Avevo la faccia così gonfia da sembrare un alieno », racconta la vittima, la cui testimonianza – ripresa da  la Repubblica  – ha permesso ai carabinieri di Trastevere di ricostruire, passo dopo passo, le violenze subite. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it

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