Maltempo estremo in Asia: Piogge torrenziali e frane devastano Thailandia e Indonesia
Violenti nubifragi hanno investito la Thailandia e l’Indonesia, provocando inondazioni diffuse e frane che hanno sommerso abitazioni, infrastrutture e terreni agricoli. Il bilancio è già pesante: decine di vittime, numerosi feriti e molte persone ancora disperse.
Particolarmente colpita l’isola di Sumatra, dove le precipitazioni torrenziali hanno generato alluvioni improvvise e smottamenti, causando almeno dieci morti e sei dispersi. Le operazioni di soccorso risultano complesse nelle sei reggenze della provincia di Sumatra settentrionale, aggravate dallo straripamento dei fiumi dopo giorni di piogge monsoniche. Colate di fango, detriti e tronchi hanno travolto villaggi collinari lasciando una lunga scia di distruzione, come confermato dalla polizia nazionale.
Nella città di Sibolga, una delle aree più colpite, le squadre di emergenza hanno recuperato cinque corpi e assistito tre feriti. Le ricerche proseguono per quattro residenti ancora dispersi. Nel vicino distretto di Tapanuli centrale una frana ha coinvolto diverse abitazioni, provocando la morte di un’intera famiglia di quattro persone. Quasi 2.000 edifici e abitazioni risultano sommersi.
Nel distretto di Tapanuli meridionale frane e inondazioni hanno sradicato alberi e travolto abitazioni, causando un’altra vittima e un ferito. Video diffusi sui social mostrano corsi d’acqua che raggiungono i tetti delle case e residenti in fuga mentre le strade si trasformano in torrenti impetuosi.
Il capo della polizia di Sibolga, Eddy Inganta, ha confermato l’allestimento di rifugi di emergenza e ha invitato le comunità delle aree più esposte a evacuare immediatamente, avvertendo che le piogge persistenti potrebbero provocare nuove frane e ulteriori problemi di accesso per i soccorritori.
L’area settentrionale dell’isola è stata colpita anche da un terremoto di magnitudo 4.5, registrato a 150 chilometri di profondità secondo il Centro Nazionale di Sismologia. Si tratta solo dell’ultimo episodio sismico in Indonesia: a ottobre un sisma di magnitudo 6.6 aveva colpito la Papua occidentale.
I disastri di martedì sono avvenuti mentre l’Agenzia nazionale per la mitigazione dei disastri concludeva le ricerche in due aree dell’isola di Giava dopo dieci giorni di interventi. Oltre mille soccorritori sono stati impegnati nel recupero delle vittime delle frane che avevano causato 38 morti nei distretti di Cilacap e Banjarnegara, dove diverse persone risultano ancora disperse.
Piogge eccezionali hanno colpito anche la Thailandia, dove inondazioni record hanno causato almeno 33 morti. Le autorità hanno dispiegato navi ed elicotteri militari per supportare la protezione civile nelle operazioni di soccorso. Dieci province del sud sono state sommerse dall’acqua, con la città di Hat Yai che ha registrato le precipitazioni più intense degli ultimi tre secoli.
Oltre 2 milioni di persone risultano colpite dalle alluvioni. L’esercito ha inviato una portaerei e quattordici imbarcazioni cariche di aiuti e cucine da campo in grado di distribuire 3.000 pasti al giorno. A bordo si trovano anche equipe mediche con attrezzature ospedaliere. Mezzi navali, camion e moto d’acqua sono in azione per evacuare i residenti, come riferito dal governatore della provincia di Songkhla, che è stata dichiarata zona disastrata.