Chiara Ferragni in aula a Milano: nuova udienza sul caso Pandoro e accuse di truffa aggravata
Chiara Ferragni è arrivata nelle prime ore del mattino al Palazzo di Giustizia di Milano per partecipare all’udienza sul caso legato al Pandoro Balocco Pink Christmas e alle Uova di Pasqua realizzate in collaborazione con il progetto “Sosteniamo i Bambini delle Fate”. L’influencer compare come imputata per truffa aggravata dall’uso del mezzo informatico, con udienza fissata a porte chiuse.
La giornata è cruciale: il giudice Ilio Mannucci Pacini dovrà pronunciarsi sulla richiesta di costituzione di parte civile presentata da un’associazione di consumatori, mentre la difesa della Ferragni è pronta a chiedere il rito abbreviato. In aula, oltre all’imprenditrice digitale, sono presenti anche il suo ex collaboratore Fabio Maria Damato e Francesco Cannillo, presidente del cda di Cerealitalia.
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Secondo la procura, che oggi potrebbe avanzare la richiesta di condanna, l’influencer avrebbe ingannato i consumatori ottenendo un profitto ritenuto ingiusto, stimato in circa 2,2 milioni di euro, oltre ai vantaggi derivanti dall’immagine pubblica. Al centro delle contestazioni ci sono le modalità di comunicazione delle due campagne commerciali.
Per gli inquirenti, l’operazione legata al Pandoro Balocco avrebbe creato un’aspettativa fuorviante: molti acquirenti avrebbero creduto che acquistando il pandoro “Pink” — venduto a 9,37 euro contro i 3,68 della versione tradizionale — stessero contribuendo direttamente alla raccolta fondi a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà, sostengono gli investigatori, l’accordo prevedeva che Balocco devolvesse 50mila euro all’ospedale indipendentemente dal numero di vendite, mentre le società legate alla Ferragni avrebbero incassato oltre un milione di euro per la promozione dell’iniziativa.
Una dinamica che, secondo la procura, si sarebbe ripetuta anche nella campagna delle Uova di Pasqua, dove viene contestato un ulteriore “errore di comunicazione” ritenuto idoneo a generare fraintendimenti tra i consumatori.