Gaza City sotto assedio: carri armati israeliani e raid aerei nella roccaforte di Hamas

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I carri armati israeliani sono entrati a Gaza City, segnando una nuova fase dell’offensiva terrestre delle Idf. La notizia arriva da fonti palestinesi, mentre l’esercito israeliano intensifica le operazioni con raid aerei, artiglieria e droni contro la principale roccaforte di Hamas nella Striscia settentrionale.

Dopo settimane di bombardamenti, le truppe israeliane avrebbero fatto irruzione nel cuore della città, dando il via a uno degli scontri più duri degli ultimi due anni nel nord di Gaza. Secondo testimoni locali, i combattimenti avrebbero raggiunto livelli mai visti in questa parte dell’enclave.

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L’escalation ha spinto l’ex presidente statunitense Donald Trump a intervenire tramite Truth Social, accusando Hamas di utilizzare gli ostaggi come scudi umani. “Se ciò accade sarà un’atrocità senza precedenti”, ha scritto, sollecitando il rilascio immediato dei prigionieri.

Dal canto suo, Hamas ha puntato il dito contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu, definendolo “il responsabile ultimo del destino degli ostaggi” e accusandolo di crimini di guerra. In una dichiarazione riportata dal quotidiano palestinese Filastin, il movimento ha denunciato la “pulizia etnica” e il “genocidio in piena regola” subito dalla popolazione di Gaza.

Intanto, il Forum delle Famiglie degli Ostaggi ha lanciato un disperato appello per salvare i propri cari, accusando Netanyahu di averli sacrificati. “La 710ª notte a Gaza potrebbe essere l’ultima per gli ostaggi sopravvissuti”, si legge nella nota, in cui si sottolinea che molti dei 22 ostaggi ancora vivi sarebbero detenuti proprio a Gaza City.

Parallelamente emergono nuove rivelazioni sull’attacco israeliano in Qatar. Secondo Axios, Netanyahu avrebbe informato Trump circa 50 minuti prima del blitz contro i leader di Hamas a Doha, lasciando agli Stati Uniti la possibilità di fermare l’operazione. Fonti israeliane sostengono che la Casa Bianca fosse a conoscenza dell’attacco in anticipo, ma non abbia agito per bloccarlo.

Trump, parlando in New Jersey, ha definito il Qatar “un grande alleato degli Stati Uniti” e ha elogiato l’emiro, sottolineando la necessità di agire con cautela contro Hamas. “Il Qatar è un partner forte, vive una situazione difficile essendo al centro di tutto”, ha affermato.

Il sostegno di Washington a Doha sarà ribadito dal Segretario di Stato Marco Rubio, atteso a Doha per riaffermare l’impegno americano nella tutela della “sovranità e sicurezza del Qatar” dopo l’attacco israeliano.