Pizza all'ananas da 118 euro: provocazione o innovazione culinaria?

La pizza all'ananas torna al centro del dibattito dopo che la pizzeria Lupa di Norwich, in Inghilterra, ha deciso di proporre questo controverso ingrediente al prezzo di circa 118 euro. La provocazione è apparsa sul menu dell’app Deliveroo, dove il ristorante invita ironicamente i clienti ad abbinare l'ordine a una bottiglia di champagne. Al momento, nessuno ha ancora accettato la sfida.
L'origine della pizza hawaiana risale agli anni '60, quando lo chef canadese Sam Panapoulos, insieme al fratello, creò la prima pizza con ananas in scatola e prosciutto, ispirandosi a sapori agrodolci cinesi e mescolandoli con elementi della tradizione italiana. La loro invenzione ha diviso generazioni, nazioni e famiglie, creando uno dei dibattiti culinari più longevi.
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Lo chef Quin Jianoran, responsabile della pizzeria Lupa, ha dichiarato di opporsi personalmente all'ananas sulla pizza, ma ha ammesso di voler giocare con questa idea per "prendere posizione". La provocazione ha suscitato reazioni contrastanti sui social media: alcuni considerano l'idea brillante e innovativa, mentre altri la giudicano un’esagerazione.
Un sondaggio locale del Norwich Evening News mostra che il 62% degli intervistati è contrario all'aggiunta dell'ananas, ma il ristorante ha promesso di inserire il frutto in un menù speciale se la fazione favorevole prenderà il sopravvento. Resta incerto se il prezzo di 118 euro sarà applicato anche nel ristorante fisico.
Negli ultimi anni, persino in Italia, l’ananas ha trovato spazio nelle proposte di alcuni pizzaioli. A Napoli, Gino Sorbillo, maestro della pizza napoletana, ha lanciato una versione all'ananas per sfidare i pregiudizi alimentari, dimostrando che la tradizione può incontrare l'innovazione.