Liceo Valentini-Majorana : sosteniamo le studentesse e gli studenti che scoperchiano il vaso degli abusi

liceo valentini

La vicenda del Liceo Valentini-Majorana di Castrolibero, provincia di Cosenza, sta assumendo con il trascorrere dei giorni contorni sempre più gravi e preoccupanti.

Quello che emerge dalle testimonianze delle studentesse è un contesto in cui il sessismo e le vere e proprie molestie da parte di uomini adulti, che nel loro ruolo di docenti dovrebbero guidare e proteggere le studentesse e gli studenti in quelli che sono anni fondamentali di formazione e costruzione come esseri umani, erano la norma. Un contesto, a sentire loro, conosciuto e coperto dalla Dirigente Scolastica.

Certo, non si emettono sentenze prima che le indagini e gli eventuali processi abbiano luogo, ma le testimonianze sono tante lungo il corso degli anni e concordano sulla violenza verbale e persino fisica vissuta da più di una ragazza. E un’occupazione che dura da quasi dieci giorni parla di un corpo studentesco che ha finalmente alzato il coperchio su una situazione oppressiva e esplosiva.

Peraltro, vale la pena sottolineare che questo Liceo non è nuovo a atti di volenza e alla latitanza della DS, come dimostrato dal grave episodio di ottobre, accaduto a un quattordicenne che ha rischiato la vita per un pugno di un coetaneo ed è tornato a scuola scortato dai carabinieri.

Sebbene il quadro sia complesso e per molti versi scivoloso, come docenti e lavoratori della scuola noi di USB alcune cose le vogliamo e le possiamo dire. La prima è che questa generazione di giovani donne non ci sta più ad essere oggetto di sguardi, osservazioni, atti sessisti e violenti e questa è una splendida notizia. Grave invece appare la latitanza degli adulti, non solo della Dirigente, in un contesto come questo: dov’è il corpo docente? Perché non prende posizione? La difesa della DS appare poi debolissima: “non ci sono prove”. E quali prove può portare una ragazzina di allora 14 anni, a distanza di anni, contro un docente che la molesta? Se, come pare appurato, più di una ragazza si è rivolta a lei per aiuto, lei dov’era? Come ha potuto non “mettere le mani” in situazioni così torbide per fare almeno chiarezza?

Liceo Valentini-Majorana : sosteniamo le studentesse e gli studenti che scoperchiano il vaso degli abusi

Inoltre, ci chiediamo come può una scuola trasformarsi in un contesto lesivo della dignità delle studentesse e degli studenti, al punto da provocare quella che nei fatti è una rivolta? È inaccettabile e contrario a tutto ciò che ci ha portato a scegliere la scuola come luogo di lavoro e ci parla di un paese che sulla questione femminile ha ancora moltissima strada da fare, al di là delle formali adesioni a discorsi sulle “pari opportunità”. Una strada che forse le nostre studentesse più solide, più consapevoli e più libere di quanto fossimo noi ai nostri tempi, ci aiuteranno a fare.

La protesta forte e rigorosa di un’intera scuola che si colloca in quadro di mobilitazioni nazionali che stanno portando in piazza gli studenti e le studentesse in tutta Italia, contro il modo vergognoso con cui il governo e la società in generale hanno trattato la scuola e i giovani in questi anni di pandemia, ma anche contro i mali profondi di una scuola al servizio delle aziende (non dimentichiamo la morte assurda di Lorenzo, l’ultimo giorno di stage), chiede con forza ai docenti e ai lavoratori della scuola tutti di prendere posizioni più coraggiose rispetto a quelle viste in questi ultimi due anni, in difesa della scuola e delle studentesse e degli studenti.

Intanto noi ci stringiamo alle studentesse e agli studenti del Valentini Majorana e siamo con loro nella lotta per avere giustizia e verità.

USB P.I. Scuola

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