Giuseppe Ferrazzuolo di 21 nov 2021 whatsapp

Che cos’è un cloud ibrido

cos’è cloud

Un cloud ibrido è un ambiente costituito da una parte presente sul cloud e una parte disponibile su un data center fisico. Sempre più spesso questo tipo di ambiente risulta utile alle imprese, che si trovano a dover gestire dati sensibili, che in molti casi non possono essere condivisi liberamente sul cloud. Le piattaforme ibride oggi disponibili sono numerose, il loro utilizzo offre una serie di interessanti prospettive.

I vantaggi di un cloud ibridoI vantaggi offerti da un cloud ibrido possono essere vari, alcuni di essi sono specifici, a seconda della piattaforma che si sta utilizzando. Tra le proposte più diffuse in Italia ricordiamo Azure Stack, una soluzione cloud ibrida che consente di migliorare efficienza, flessibilità e produttività. Grazie a piattaforme di questo genere si possono infatti unire in un unico ambiente diverse risorse, integrandole in un unico strumento di gestione. Un cloud ibrido infatti consente di creare una rete locale molto ampia, di aumentare o diminuire le risorse utilizzate con una grande rapidità, di spostare carichi di lavoro tra i diversi ambiti, o anche di applicare l’automazione ad alcuni processi. Il più classico cloud ibrido è quello che consente di creare una piattaforma fornitori condivisa, che si possa utilizzare sul cloud ma anche all’interno dell’azienda, attraverso il collegamento ai server fisici.

Tipologie di cloud ibridoSolitamente il cloud ibrido è considerato un ambiente, come abbiamo già accennato, costituito da spazio sul cloud unito a spazio all’interno di un data center. È ibrido perché unisce due ambiti ben definiti e diversi tra di loro, che se si possono però utilizzare da una singola piattaforma che li congiunge. Si possono considerare però cloud ibridi anche più cloud privati, più cloud pubblici o anche ambienti che combinano più tipologie di cloud e di spazi fisici, all’interno di server o data center. Quando si parla di cloud ibrido in ambito aziendale ci si riferisce quasi sempre alla prima tipologia, perché spesso si tratta di una soluzione che consente di unire funzionalità e ambiti già ben sviluppati presenti in azienda con il concetto di operatività in cloud. Attraverso l’uso di un cloud ibrido si costruisce una piattaforma che tiene conto delle novità, senza andare a modificare in maniera eccessiva la realtà hardware e software già disponibile e utilizzata da anni.

Scegliere un cloud pubblico o privatoQuando ci si sposta da una realtà aziendale che è ancorata a un data center verso il cloud ibrido è necessario scegliere fra cloud privato o pubblico. Nel primo caso si può approfittare di una maggiore scalabilità, di una grande affidabilità e di minori spese iniziali; con il cloud privato si hanno invece: maggiore protezione dei dati, ampio controllo e illimitate possibilità di personalizzazione, grande flessibilità. Tuttavia, entrambe le soluzioni offrono anche delle criticità, sta alla singola realtà aziendale questo tipo di scelta, che deve essere basata anche sul tipo di dati che deve gestire quotidianamente.

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