Le strade della memoria Così la salita del Corso la Pieve e la città alta si imprimono nei turisti

Brilli e strade che salgono questi ripidi pendii sono abbastanza fantastiche, tanto che la vita moderna non sembra che un mero accidente, e già al momento di andarcene la città appare quasi irreale, un luogo della mente". Con ogni evidenza, l’esteta britannico di fine Ottocento Walter Pater ha scritto queste parole riandando con il pensiero allo strappo della strada dinanzi alla facciata della Pieve, e quindi alla breve salita che porta oltre Palazzo Pretorio, verso la Cattedrale e il Prato. Esse rappresentano il più alto tributo che, nel corso dei secoli, possa aver ricevuto Arezzo con gli emblemi della sua civiltà e della sua arte da parte dei suoi tanti visitatori. 🔗 Leggi su Lanazione.it

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