Nomi in arabo e donne velate è polemica sulla Supercoppa | Spot all' islamismo

La prima semifinale della Supercoppa italiana in Arabia Saudita ha suscitato polemiche, con accuse di promuovere l'islamismo attraverso immagini di donne velate e nomi in arabo. La scelta di disputare l’evento in Medio Oriente continua a dividere pubblico e critica, sollevando discussioni sui valori e le implicazioni culturali legate a questa decisione.

Nella serata di ieri è andata in onda la prima semifinale della Supercoppa italiana che, come ormai accade da qualche tempo, si gioca in Arabia Saudita. Già questo è oggetto di polemica da parte di chi contesta la scelta di portare all'estero un torneo nazionale, togliendolo di fatto alla fruibilità dei tifosi, per offrirlo a un Paese che per altro è nel mirino per questioni politiche importanti. Ovviamente, la scelta di giocare in Arabia Saudita si lega a un ingente versamento di denaro delle casse dell'organizzazione del torneo, ma anche delle squadre, sempre a caccia di capitali. Ma sul piano etico, questa decisione presenta numerosi punti critici. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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