Wish You Were Here compie 50 anni | il mito più cupo e vero dei Pink Floyd esce in versione rimasterizzata con gli inediti

Quando i Pink Floyd entrano negli Abbey Road Studios nel gennaio del 1975, reduci dal successo di The Dark Side of the Moon, l’aria non è elettrica: è pesante. Richard Wright lo ricorderà ad anni di distanza: “Eravamo esausti, svuotati. E allo stesso tempo terrorizzati all’idea di dover ripetere un miracolo”. Da quel senso di incertezza, di smarrimento quasi esistenziale, nascerà Wish You Were Here, uno dei dischi più celebri della storia del rock. L’album, a cinquant’anni di distanza dalla prima pubblicazione, torna dal 12 dicembre in una nuova edizione (in cd e vinile), rimasterizzata e arricchita da 6 versioni alternative dei brani originali e da demo inediti, tra cui The Machine Song, la versione embrionale di Welcome to the Machine che Waters fece ascoltare ai compagni dopo averla registrata. 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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wish you were hereLa ristampa di ‘Wish You Were Here’ è la rivincita postuma di un grande bootlegger - Si chiama Mike Millard ed è entrato nella storia registrando di nascosto a Los Angeles 350 concerti, tra cui quello del 1975 che sta per essere pubblicato dai Pink Floyd. Lo riporta rollingstone.it