Rieducare non punire | Antonino e la rivoluzione gentile di Angelo Campolo

C’è un ragazzo che non vuole parlare. Ha gli occhi bassi, le braccia conserte e un mondo intero chiuso dietro al silenzio. Si chiama Antonino, e la sua storia comincia dentro un laboratorio teatrale per adolescenti in messa alla prova giudiziaria. Dall’altra parte della stanza c’è un attore, Angelo Campolo, chiamato a guidare quel gruppo di ragazzi difficili. Tra i due nasce subito uno scontro. Parole che non bastano, gesti trattenuti, un muro invisibile. Ma a poco a poco, dentro quella distanza, si apre uno spiraglio. “All’inizio ho pensato di arrendermi – racconta Campolo, attore, regista e autore – poi ho capito che dietro la rabbia di quel ragazzo c’era solo paura. 🔗 Leggi su Tpi.it

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