Cary-Hiroyuki Tagawa, addio alla leggenda di Mortal Kombat e volto iconico del cinema d'azione
L’attore giapponese naturalizzato statunitense Cary-Hiroyuki Tagawa, celebre per il ruolo dello stregone Shang Tsung nella saga cinematografica e videoludica Mortal Kombat, è morto a 75 anni il 4 dicembre a Santa Barbara, in California, in seguito alle complicazioni di un ictus. La notizia è stata confermata dalla famiglia e riportata da “Variety”.
Nato a Tokyo il 27 settembre 1950 da madre attrice giapponese e padre nippo-americano dell’esercito statunitense, Tagawa trascorse l’infanzia tra diverse basi militari, tra cui Fort Bragg, Fort Polk e Fort Hood. Da adolescente si trasferì in California, dove scoprì la passione per la recitazione alla Duarte High School, per poi proseguire gli studi alla University of Southern California. Parallelamente alla carriera di attore, sviluppò un proprio metodo di arti marziali, il Chu Shin, che iniziò a insegnare una volta stabilitosi a Los Angeles.
Leggi anche Ghostface Incubo e Kitana MK II si uniscono a Mortal Kombat Mobile
Tagawa debuttò al cinema nel 1986 con “Risposta armata”, ma il primo grande salto arrivò nel 1987 con il ruolo dell’eunuco Chang ne “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci, film vincitore di nove Premi Oscar. Un’esperienza che l’attore ricordò sempre come decisiva nella sua formazione artistica.
Negli anni successivi consolidò la propria presenza a Hollywood con ruoli di carattere in produzioni di rilievo. Nel 1989 apparve in “007 - Vendetta privata” come l’agente Kwang; nel 1991 fu accanto a Dolph Lundgren e Brandon Lee in “Resa dei conti a Little Tokyo”; nel 1993 prese parte al film “Sol levante” al fianco di Sean Connery e Wesley Snipes. Tra il 1993 e il 1994 partecipò anche alla serie fantascientifica “Space Rangers”.
Il 1995 segnò una svolta con l’interpretazione di Shang Tsung in “Mortal Kombat”, diretto da Paul W.S. Anderson. Il personaggio divenne uno dei suoi marchi di fabbrica e Tagawa lo riprese nella serie “Mortal Kombat: Legacy” (2013), in “Mortal Kombat X: Generations” (2015) e nei videogiochi “Mortal Kombat 11”, “Aftermath” e “Ultimate”. Un ruolo che lui stesso definì un vero “game-changer”.
La sua filmografia comprende decine di titoli, tra cui “The Phantom” (1996), “Johnny Tsunami” (1999) e il sequel “Johnny Kapahala - Cavalcando l’onda” (2007), “Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie” (2001), “Pearl Harbor” (2001), “Elektra” (2005), “Memorie di una geisha” (2005) e “Hachiko - Il tuo migliore amico” (2009). Nel 2010 interpretò Heihachi Mishima nel film “Tekken”, ruolo che riprese nel sequel “Tekken 2: Kazuya's Revenge” (2014).
Importante anche la sua attività televisiva: Tagawa apparve nelle serie “Nash Bridges” (1996), “Hawaii” (2004), “Revenge” (2012-2013), “Teen Wolf” (2014), “Star Wars: Rebels” (2017) e “Teenage Mutant Ninja Turtles” (2017). Dal 2015 tornò sotto i riflettori grazie al ruolo di Nobusuke Tagomi nella serie Amazon “L’uomo nell’alto castello”, premiata con l’Emmy. Più recentemente aveva prestato la voce alla serie Netflix “Blue Eye Samurai” (2023).
Nel 2015 si convertì alla Chiesa ortodossa russa e l’anno seguente ottenne la cittadinanza russa. Da tempo viveva con la moglie Sally sull’isola hawaiana di Kauai, dove la coppia aveva cresciuto i figli. La sua storica manager Margie Weiner lo ha ricordato come “un’anima rara, generosa e profondamente devota al suo mestiere”.
Tagawa lascia la moglie Sally, i figli Calen, Byrnne e Cana, e i nipoti River e Thea Clayton.
‘Mortal Kombat’ actor Cary-Hiroyuki Tagawa dies