Papa Leone XIV inizia il primo viaggio internazionale: Turchia e Libano al centro del dialogo interreligioso

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Il primo viaggio internazionale di Papa Leone XIV prende il via oggi, con una missione di sei giorni che toccherà Turchia e Libano, due Paesi simbolo di incontro tra culture e tradizioni religiose. Un itinerario che riprende due desideri espressi da papa Francesco: essere presente a Nicea nel 1700esimo anniversario del Concilio e incontrare il popolo libanese in un momento di particolare difficoltà.

L’aereo papale decolla da Fiumicino alle 7.40 con destinazione Ankara, dove l’arrivo è previsto alle 12.30 per la cerimonia ufficiale di accoglienza e un incontro con il primo ministro. Subito dopo, il Pontefice farà visita al Mausoleo di Atatürk, per un momento di raccoglimento e la firma del Libro d’Onore presso la Torre Misak-i Millî. A seguire, l’incontro con il presidente Erdogan al palazzo presidenziale e, alle 15.30, l’intervento alla Nation’s Library davanti alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico.

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Nel tardo pomeriggio, Papa Leone XIV si recherà presso la Presidenza degli Affari Religiosi per un colloquio privato, prima di ripartire da Ankara alla volta di Istanbul, dove l’arrivo è previsto alle 19.30.

Domani, 28 novembre, il Papa guiderà un incontro nella cattedrale cattolica dello Spirito Santo con vescovi, sacerdoti e operatori pastorali, per poi visitare la casa di accoglienza delle Piccole Sorelle dei Poveri e incontrare il rabbino capo della Turchia. Successivamente raggiungerà Nicea per un momento di preghiera ecumenica presso gli scavi dell’antica basilica di San Neofito, insieme al patriarca ecumenico Bartolomeo, nel luogo simbolico del Primo Concilio di Nicea del 325.

Sabato 29 novembre inizierà con la visita alla Moschea Blu, accompagnato dal presidente per gli Affari Religiosi della Turchia. Dopo un momento di preghiera silenziosa, il Pontefice si sposterà alla Chiesa ortodossa siriaca di Mor Ephrem per un incontro privato con i capi delle comunità cristiane. A seguire, l’accoglienza presso la chiesa patriarcale di San Giorgio al Fanar, la firma di una dichiarazione congiunta e, alle 17, la celebrazione della messa alla Volkswagen Arena davanti a 4mila fedeli.

Domenica 30 novembre il Papa visiterà la cattedrale armena per un momento di preghiera insieme al patriarca, prima di raggiungere nuovamente il Fanar per la Divina Liturgia presieduta dal patriarca Bartolomeo. Dopo il pranzo con il patriarca ecumenico, Papa Leone XIV lascerà la Turchia per la seconda tappa del viaggio: il Libano. L’arrivo a Beirut nel pomeriggio sarà segnato dall’accoglienza delle massime autorità libanesi e da una serie di incontri istituzionali, tra cui la piantumazione di un “cedro dell’amicizia” nel giardino presidenziale.

Lunedì 1 dicembre il Pontefice raggiungerà il Monastero di San Maroun ad Annaya per sostare sulla tomba di San Charbel, e visiterà il Santuario di Nostra Signora del Libano ad Harissa. Prima del rientro in nunziatura, benedirà la prima pietra della futura “Città della Pace” di Tele Lumière e Noursat. Nel pomeriggio, tappa in Piazza dei Martiri e incontro con i giovani al Patriarcato di Antiochia dei Maroniti, seguito da un colloquio privato con rappresentanti delle comunità musulmane e druse.

Martedì 2 dicembre Papa Leone XIV visiterà l’ospedale de la Croix, tra i più importanti del Medio Oriente per l’assistenza a persone con disabilità mentali. Successivamente farà tappa al Porto di Beirut, teatro della devastante esplosione del 4 agosto 2020, per incontrare familiari delle vittime e alcuni sopravvissuti. La celebrazione della messa concluderà il pellegrinaggio, prima del rientro a Roma.