Recensione Call of Duty: Black Ops 7

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Il futuro della saga tra ambizione, oscurità e nuove idee

Call of Duty: Black Ops 7 debutta su PlayStation 5 con un obiettivo chiaro: ridefinire la saga portandola verso un futuro più oscuro, narrativamente maturo e tecnicamente avanzato. Treyarch e Raven Software firmano un progetto di portata eccezionale, che fonde campagna cooperativa, modalità rigiocabili, un multiplayer enorme e un comparto Zombies mai così vasto. L’anno è il 2035 e l’atmosfera è quella di una civiltà al collasso, sospesa tra guerra psicologica e conflitti globali che risvegliano i fantasmi del passato. Siamo davanti a un capitolo imponente, ricchissimo di contenuti e con una chiara volontà di innovazione. La domanda è inevitabile: Black Ops 7 riesce a mantenere le sue ambizioni?

Recensione Call of Duty: Black Ops 7


STORIA – Un mondo in bilico tra verità, manipolazione e memoria

La narrativa di Black Ops 7 ci conduce nel 2035, in un panorama geopolitico instabile e segnato da operazioni clandestine. David Mason guida una squadra JSOC in una missione sotto copertura nella metropoli mediterranea di Avalon, un crocevia di segreti, poteri nascosti e memorie che riaffiorano in modo traumatico. La città è il fulcro di un intreccio che fonde guerra psicologica, manipolazione mediatica e il peso del passato, spingendo i protagonisti a confrontarsi con scelte morali sempre più complesse.

Il racconto mantiene l’impronta inconfondibile dei Black Ops: complotti su più livelli, ambiguità narrative e continui ribaltamenti prospettici. La struttura co-op si integra sorprendentemente bene nella trama, offrendo dialoghi e situazioni pensate per valorizzare la presenza di più giocatori senza compromettere la qualità del racconto in solitaria. Il risultato è una storia più cupa, stratificata e coerente con l’identità della saga.

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GAMEPLAY E MODALITÀ – Sistema di gioco profondo, rinnovato e non privo di criticità

Black Ops 7 presenta una delle evoluzioni più significative mai viste nella saga sotto il profilo del gameplay. La Campagna co-op non è un semplice “aggiungere un amico alla storia”: è un ridisegno totale della struttura narrativa e delle missioni, concepita per favorire approcci tattici condivisi, abilità da potenziare e un ritmo di gioco più vario e rigiocabile. Avalon e le altre location si presentano più aperte e reattive, con percorsi alternativi, sezioni esplorative, situazioni stealth e momenti d’azione che cambiano drasticamente a seconda della cooperazione. Chi gioca da solo può comunque affrontare l’intera esperienza, ma alcune missioni danno il meglio con una squadra coordinata. Endgame porta questo concetto qualche passo più avanti, introducendo una modalità post-campagna pensata per essere rigiocata all’infinito. Qui la difficoltà aumenta progressivamente e l’uso delle abilità sbloccate diventa essenziale. È un contenuto che fonde lore, pressione costante e cooperazione, proiettando Black Ops in una dimensione “endgame” più vicina a un gioco moderno di lunga durata.

Recensione Call of Duty: Black Ops 7

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Il multiplayer mantiene un’identità solida ma allo stesso tempo evolutiva. Con 16 mappe 6v6 e 2 mappe 20v20 al lancio, offre scenari vari e ben studiati, dai corridoi futuristici alle arene più ampie. La grande novità è il sistema di Omnimovement, arricchito dalla possibilità di effettuare Wall Jump. Questa nuova mobilità cambia il ritmo degli scontri, rendendoli più veloci, verticali e profondi. La modalità Overload introduce un approccio a zone più dinamico e meno prevedibile, costringendo le squadre a muoversi come unità compatte. L’arsenale, potenziabile anche negli equipaggiamenti e negli Scorestreaks, rende la progressione più avvincente e unificata tra le varie modalità. Il comparto Zombies esplode letteralmente in termini di contenuti. Ceneri dei Dannati è la mappa più grande mai realizzata, ricca di percorsi, reliquie maledette, mini-obiettivi, luoghi segreti e pericoli continui. Le modalità Standard, Guidata, Sopravvivenza e Maledizione permettono ai giocatori di scegliere il livello di libertà e difficoltà, mentre nuove aggiunte come il Guanto Necrofluido e la specialità Tè Fatuo introducono sinergie e strategie del tutto inedite.

Naturalmente, un progetto così ampio porta con sé qualche criticità: la campagna può perdere ritmo se affrontata da soli, la nuova mobilità nel multiplayer richiede un periodo di adattamento e alcuni Scorestreaks risultano sbilanciati. Anche Zombies mostra lievi dispersioni nel ritmo e un’arma speciale che necessita ancora di qualche calibrazione. Ma nel complesso, la quantità, varietà e profondità del gameplay fanno di Black Ops 7 uno dei capitoli più audaci della serie.

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ASPETTO TECNICO – Prestazioni eccellenti ma non impeccabili

Su PlayStation 5, Black Ops 7 sfrutta con decisione la potenza della console offrendo un comparto visivo e sensoriale estremamente avanzato. La grafica in 4K colpisce per la pulizia dell’immagine, la gestione sofisticata dell’illuminazione e una ricchezza di dettagli che emerge sia nelle aree urbane densamente popolate, come Avalon, sia nelle zone naturali più estreme, come l’Alaska. Le superfici riflettenti, i neon delle città futuristiche, gli effetti particellari durante gli scontri e le animazioni dei personaggi segnano un salto di qualità tangibile. Le nuove meccaniche di movimento, integrate nel sistema di animazione, contribuiscono a una fluidità mai vista prima nella saga.

Il frame rate è generalmente stabile e reattivo, anche nelle situazioni più caotiche del multiplayer e nelle orde affollate di Zombies. Nonostante ciò, qualche sporadico calo compare nelle battaglie con un gran numero di elementi a schermo o nei momenti in cui gli effetti particellari raggiungono il picco. Alcune texture secondarie risultano meno curate, creando un leggero contrasto con la fedeltà degli elementi principali. Da segnalare anche alcuni glitch di animazione associati al nuovo Omnimovement e alle transizioni più complesse, piccoli difetti che però non compromettono l’esperienza complessiva.

Il comparto audio 3D rappresenta uno dei massimi punti di forza della versione PS5, permettendo un posizionamento sonoro estremamente preciso. Le distanze risultano immediatamente percepibili, le direzioni dei colpi sono chiare e la resa dei rumori ambientali aumenta notevolmente la tensione, soprattutto nelle modalità Zombies. Il DualSense completa l’immersione: grilletti adattivi che restituiscono il peso delle armi, feedback tattile calibrato con cura per esplosioni, impatti e superfici diverse, e una sensazione generale di contatto fisico con ogni elemento del gioco.

Non mancano alcuni limiti: caricamenti veloci ma non istantanei, qualche eccesso negli effetti visivi, rare imprecisioni nei modelli dei personaggi e un polish tecnico che potrebbe beneficiare di ulteriori patch. Tuttavia, l’esperienza su PS5 rimane eccellente, estremamente immersiva e tra le più convincenti mai offerte da un capitolo di Call of Duty.

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Conclusioni

Call of Duty: Black Ops 7 è un titolo monumentale per la saga. Ambizioso, ricco, narrativamente più adulto e tecnicamente avanzato, rappresenta un netto passo avanti per la serie su PS5. La campagna co-op ridefinisce il modo di vivere la narrativa in un Call of Duty, Endgame introduce un’autentica dimensione rigiocabile, il multiplayer parte fortissimo già al lancio e Zombies raggiunge il suo apice per varietà e contenuti.

Non è un titolo perfetto: il bilanciamento è ancora in lavorazione, alcune scelte di design potrebbero dividere la community e qualche imperfezione tecnica emerge qua e là. Ma nel complesso, Black Ops 7 è un’esperienza poderosa, sorprendente e tra le migliori mai realizzate da Treyarch.


Voto: 8.8 / 10


PRO

  • Campagna co-op davvero innovativa e costruita con cura

  • Endgame come contenuto rigiocabile di grande qualità

  • Multiplayer ricchissimo, vario e tecnicamente avanzato

  • Omnimovement e Wall Jump rivoluzionano la mobilità

  • Zombies enorme, articolato e ricco di modalità

  • Ottimo uso di PS5, DualSense, 4K e audio 3D

CONTRO

  • Bilanciamento da perfezionare

  • Ritmo della campagna meno efficace in solitaria

  • Alcuni glitch di animazione e cali sporadici

  • La nuova mobilità può non piacere ai puristi

  • Sezioni Zombies talvolta dispersive o troppo lunghe