Legge sul nucleare in Italia: 60 milioni per rilanciare l'energia atomica

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È pronto per l’iter parlamentare il disegno di legge delega che punta a rilanciare il nucleare in Italia con uno stanziamento complessivo di 60 milioni di euro per il triennio 2027-2029 (20 milioni l’anno).

Il testo, atteso dopo l’ultimo passaggio in Consiglio dei Ministri, è stato illustrato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante l’Italian Energy Summit 2025 a Milano.

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Un punto centrale della proposta è l’istituzione di una nuova Authority per la sicurezza nucleare, con il compito di vigilare, regolamentare e indirizzare l’attività nel settore atomico civile.

Secondo la bozza, i fondi serviranno sia a supportare studi e sperimentazioni sull’energia nucleare sia a predisporre il quadro normativo e infrastrutturale per una possibile ripresa del nucleare nel Paese.

La nuova Authority – qualora istituita – andrebbe a collocarsi come organismo centrale nel panorama regolatorio italiano, occupandosi non solo della sicurezza tecnica, ma anche della definizione delle linee guida strategiche per il nucleare.

Storicamente, l’“Agenzia per la sicurezza nucleare” era già stata istituita nel 2009, ma mai operativa e successivamente abolita nel 2011.Ora il Governo valuta una nuova versione più forte e funzionale.

Il rilancio del nucleare si inserisce nelle strategie energetiche nazionali volte a diversificare le fonti, ridurre le emissioni e garantire maggiore autonomia nel mix produttivo. Anche se si tratta di un ritorno parziale e misurato, solleva questioni complesse sul piano tecnico, ambientale e sociale.

Il disegno di legge delega è ora pronto al voto in Parlamento. Se approvato, avvierà l’adozione di decreti attuativi e regolamenti che determineranno tempi, modalità e condizioni operative del rilancio nucleare in Italia.