Bruce Willis, le sue condizioni preoccupano: non parla, non legge e fatica a camminare
Le condizioni di Bruce Willis preoccupano sempre di più i suoi fan e i suoi cari. Dopo oltre due anni di lotta contro la demenza frontotemporale, l’attore americano mostra segni di grave deterioramento: non parla, non legge e fatica a muoversi. Una realtà difficile da accettare, che mette in luce la difficile battaglia contro questa malattia neurodegenerativa. La famiglia, però, mantiene il riserbo, lasciando i fan in attesa di aggiornamenti ufficiali e speranze di un miglioramento.

Le condizioni di salute di Bruce Willis destano nuova preoccupazione. Secondo quanto riportato da diverse testate statunitensi, l’attore americano, da oltre due anni affetto da demenza frontotemporale, non sarebbe più in grado di parlare né di leggere. A questo si aggiungerebbero evidenti difficoltà motorie, anche se la famiglia non ha confermato pubblicamente dettagli sulla sua mobilità.
La notizia è stata diffusa dal magazine americano ‘Tribune’, che parla di un peggioramento delle condizioni dell’ex star di Die Hard. Tuttavia, non sono arrivate conferme ufficiali da parte dei familiari. L’ultimo aggiornamento formale risale allo scorso aprile, quando i familiari avevano dichiarato che, sebbene la malattia stia progredendo, le condizioni generali di Willis erano da considerarsi stabili.
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Solo poche settimane fa, la figlia Tallulah Willis aveva pubblicato sui social alcune foto che ritraevano lei e il padre insieme. Nelle immagini, Bruce Willis appariva sorridente, seduto accanto a sua figlia, mentre si scambiavano gesti affettuosi. Gli scatti hanno rassicurato momentaneamente i fan, mostrando un lato più intimo e sereno della vita dell’attore, lontano dai riflettori da ormai diverso tempo.
La demenza frontotemporale è una malattia neurodegenerativa che colpisce principalmente i lobi frontali e temporali del cervello. Si tratta della terza forma di demenza più diffusa nella popolazione generale e rappresenta la principale causa di demenza neurodegenerativa tra i soggetti non anziani, con un’incidenza del 70% tra i 45 e i 65 anni.
Questa patologia si manifesta con disturbi comportamentali e compromissione delle funzioni cognitive come il ragionamento, la risoluzione dei problemi e le interazioni sociali. In alcune forme, è particolarmente evidente un deterioramento del linguaggio, sia nella capacità espressiva sia nella comprensione.
Bruce Willis ha scelto di ritirarsi dalle scene proprio in seguito alla diagnosi, dopo aver constatato una crescente difficoltà nel comunicare e nel lavorare sul set. La sua assenza dagli schermi continua ad alimentare l’attenzione e l’affetto dei fan, preoccupati per l’evoluzione della malattia che sta segnando profondamente la vita dell’attore.