di Giuseppe Saieva di giovedì 25 maggio 2023

Gli spostamenti costano alle aziende 0,22 €/km

spostamenti costano

 Gli spostamenti dei lavoratori sono costati alle aziende italiane 0,22 euro al chilometro, le piccole imprese sono quelle che pagano di più

Il nuovo Rapporto Emburse sul chilometraggio, che per la prima volta misura i dati italiani, rileva anche che i tre settori che hanno pagato di più per chilometro percorso sono stati ristorazione (turismo), finanza e manifatturiero e che si viaggia soprattutto a settembre Quanto costa alle aziende italiane la mobilità dei propri dipendenti? Quali sono i settori in cui sono previsti gli indennizzi maggiori? Quali le tipologie di aziende più esposte? Per rispondere a queste domande Emburse, realtà che da anni opera nella gestione delle spese di viaggio aziendali, ha deciso di estendere all’Italia il "Rapporto Emburse sul chilometraggio 2023", giunto in Spagna alla sua nona edizione.Immagine che contiene testo, schermata Descrizione generata automaticamenteLa ricerca, nata nel 2014 per analizzare le abitudini e far luce sulle tendenze in fatto di mobilità, svela che attualmente in Italia il prezzo medio del chilometraggio è di 0,22 euro e che le piccole imprese pagano un prezzo di chilometraggio molto più alto (0,39 euro), le medie e le grandi imprese pagano un importo simile (rispettivamente 0,21 e 0,22 euro). Inoltre, i pagamenti per il chilometraggio subiscono variazioni importanti: nel 2022 il prezzo minimo del chilometraggio è stato di 0,10 euro, mentre il massimo è stato di 0,76 euro. Ciò significa che il prezzo massimo è più di sette volte superiore al minimo, una differenza notevole tra le due cifre. Ciò nonostante, Il 58% delle aziende italiane fissa il prezzo medio del chilometraggio in un intervallo compreso tra 0,21 e 0,3 euro al chilometro, mentre il 3,5% paga più di 0,4 euro e il 20% 0,1 euro o meno."Bisogna tenere conto del fatto che all'interno della stessa azienda potrebbe esserci una differenza nel prezzo del chilometraggio dovuta a fattori come l'anzianità dei lavoratori o la loro responsabilità all'interno dell'azienda", afferma Francesco Campana, Sales Director Italy di Emburse. "Le spese relative al chilometraggio sono tra le più importanti per le aziende, quindi è fondamentale che abbiano soluzioni che le aiutino a gestire meglio le spese di viaggio utilizzando digitalizzazione, automazione e, in definitiva, efficienza per controllarle e ottenere nuove opportunità di risparmio".Le abitudini delle aziende italianeLe aziende italiane presentano una media di 39 viaggi per utente, ovvero 3,25 al mese, e le medie imprese sono quelle che hanno in media più viaggi per utente: 54 viaggi (4,5 al mese). Le piccole imprese sono invece quelle che fanno registrare una media più bassa con 20 viaggi per utente (1,67 al mese), vale a dire un 63% in meno.Nel 2022, però, le imprese più piccole hanno registrato una spesa media per utente maggiore, pari a 1.684 euro (140 euro al mese). Ciò si deve al fatto che accumulano più km per viaggio, nonostante gli utenti viaggino meno al mese. Nelle grandi imprese scendiamo a 662 euro (55 euro al mese), vale a dire un 61% in meno. Le piccole imprese hanno un costo per utente quasi triplo rispetto alle grandi imprese.

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Dalla ricerca emerge anche che nel corso del 2022 i tre settori che hanno pagato l’importo più elevato per chilometro percorso sono stati ristorazione (turismo), finanza e manifatturiero, settori che si caratterizzano per l’elevata mobilità dei propri dipendenti, tornata nel 2022 alla frequenza precedente alla pandemia. Guardando invece i settori che presentano il maggior numero di chilometri per viaggio, al primo posto si posiziona quello dei servizi essenziali, al secondo quello sanitario e socio-assistenziale e al terzo posto, quello dei servizi professionali.I mesi di maggior mobilità si concentrano nell’ultimo quadrimestre dell’anno, e il maggior numero di viaggi si registra soprattutto nel mese di settembre. a eccezione di dicembre a causa delle vacanze di Natale. I mesi con meno viaggi sono quelli delle ferie (agosto e dicembre) e i primi mesi dell’anno, per le restrizioni causate dalla variante Omicron del Covid-19 (gennaio e febbraio). In media, il tragitto medio per lavoratore è di 107 chilometri.“Il 2022 è iniziato con alcune restrizioni alla mobilità, causando un cambiamento significativo nella mappa annuale della mobilità. Per questo motivo, sono stati registrati più spostamenti di lavoratori principalmente a settembre”, aggiunge Francesco Campana. “In conclusione, la flessibilità delle restrizioni nel corso del 2022 ha alterato la mobilità rispetto all’anno precedente, recuperando valori simili a quelli previsti in un anno normale”.MetodologiaPer l’elaborazione del Rapporto Emburse sul chilometraggio 2023 sono stati utilizzati i dati estratti in forma anonima da un campione di oltre 63.641 scontrini e ricevute di viaggiatori d’affari registrati su Emburse durante il 2022. Analizzando questo campione, sono state estrapolate informazioni sul comportamento degli utenti e sul chilometraggio. Sono state anche rilevate le tendenze, sia fisse che stagionali, in termini di chilometraggio e i diversi concetti ad esso correlati.L’importanza della corretta gestione delle spese dei viaggi d’affariI dati presenti nel Rapporto, che possono essere estratti grazie ad una piattaforma di gestione delle spese di viaggio come Emburse, sono decisivi per poter effettuare un controllo completo delle spese dei lavoratori in trasferta. In questo modo, la gestione del chilometraggio è molto più efficiente. Inoltre, questa piattaforma può essere utilizzata come strumento di analisi delle spese poiché Captio Analytics fornisce data intelligence: per esempio, conoscere la media dei chilometri percorsi da un lavoratore oppure identificare i mesi in cui si concentra la maggior parte della spesa di chilometraggio aiuta a prendere decisioni strategiche in merito alle proprie politiche di mobilità. Emburse permette anche di dettagliare le spese inutili e fraudolente relative alle spese di chilometraggio.

Grazie all’applicazione gli utenti introducono i chilometri dei loro viaggi di lavoro ed essa calcola automaticamente la spesa corrispondente utilizzando la tariffa di chilometraggio dell’azienda o i tragitti predefiniti. Inoltre, dal menu principale dell’app, i dipendenti in trasferta possono anche segnalare le spese di chilometraggio tramite Google Maps. Tutto ciò permette di tenere sotto controllo le spese generate dagli spostamenti.

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