Dallo spionaggio ai proxy civili Come cambia la minaccia russa nel cuore dell’Occidente
Negli ultimi anni, la minaccia russa si è evoluta passando da operazioni di spionaggio tradizionali a strategie di basso profilo, coinvolgendo cittadini occidentali come attori indiretti. Questo approccio, spesso definito “spionaggio a bassa intensità”, mira a raccogliere informazioni senza suscitare immediatamente sospetti. Analizzare queste nuove dinamiche è fondamentale per comprendere le modalità con cui si adatta la sicurezza nell’era moderna e quali rischi comportano per l’Occidente.
La Russia sperimenta una nuova forma di spionaggio “a bassa intensità” che utilizza cittadini occidentali come esecutori indiretti. Una strategia coerente con la guerra ibrida e pensata per aggirare la deterrenza, complicare la risposta giudiziaria e colpire la coesione interna delle democrazie. Un campanello d’allarme anche per l’Europa. L’inchiesta pubblicata dal Times segna un passaggio rilevante nella comprensione delle attività ostili russe in Occidente. Non si tratta più – o non solo – di agenti sotto copertura diplomatica o di reti clandestine tradizionali, ma di cittadini comuni reclutati come “proxy” per svolgere compiti operativi limitati, ma strategicamente significativi. 🔗 Leggi su Formiche.net

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